venerdì 23 dicembre 2016

step 25 - sintesi finale

Siamo giunti al capolinea: in 24 step il bianco fantasma è stato analizzato qualitativamente (step 1) e quantitativamente attraverso i codici colore (step 3), sono state indagate branche dell’arte quali pittura (step 18), architettura (step 22), musica (step 5), cinema (step 7) ed anche fumetto (step 13), per spostarci successivamente ai campi applicativi più concreti dell’arte quali product design (step 16), grafica pubblicitaria (step 15), logo design (step 10) e moda (step 20).

In un’ottica più culturale, antropologica e a tratti etnologica, sono stati trattati i rapporti tra il nostro colore e la mitologia (step 4), la sua penetrazione nella saggezza e nella cultura popolare (step 8) e la sua connotazione più “selvaggia” e primitiva (step 23), oltre alla necessaria declinazione del bianco fantasma in tutte le lingue del mondo (step 2).

Da una prospettiva più scientifica invece, il nostro colore (esteso al bianco in generale) prende posto nelle più celebri teorie dell’ottica (step 6), nei pigmenti utilizzati sin dalla preistoria per la pittura e la decorazione (step 14) e (ovviamente) nella storia della codifica informatica che ha portato alla sua nascita (step 11). A quest’ultimo aspetto è necessariamente legato a doppio filo anche il creatore della suddetta codifica, Jim Gettys (step 21).

Troviamo il bianco fantasma anche tra i brevetti, come ingrediente in una ricetta per un rimedio medico alternativo cinese (step 17). Sempre di ricette si parla nello step 12, in cui la meringa figura come la caratterizzazione edibile del nostro colore.

A chiudere l’universo del bianco fantasma, un abbecedario raccoglie tutte le parole chiave ad esso legate (step 9) mentre un’analisi quasi drammatica ne delinea la breve storia (step 19). Infine l’archetipica sedia La Marie, insieme ad una wordcloud elencante le qualità del nostro colore (step 24), tirano le somme del nostro cammino nel bianco fantasma.

step 24 - la "nuvola del colore"


Ed ora l'oggetto che concretizza al meglio il bianco fantasma, l'archetipo del nostro colore:
la sedia La Marie disegnata da Philippe Starck per Kartell nel 1998.
La seduta in questione, Compasso d'Oro ADI nel 2001, fa parte della serie Ghost, una linea di arredamento prodotta da Kartell in cui il materiale principale è il policarbonato.
Tra i primi prodotti ad entrare nella serie Ghost, La Marie è monomateriale e monocomponente, essendo realizzata in un unico stampo in policarbonato trasparente. Si tratta inoltre della prima seduta al mondo completamente trasparente.
Invisibile, essenziale nella sua forma e nei suoi componenti, dalla forma discreta e dal (non) colore evanescente, come un fantasma bianco lascia trasparire i volumi oltre la propria forma. Fragile all'apparenza, appare sospesa e fluttuante, eterea e delicata.


Philippe Starck per Kartell, sedia La Marie, 1998. Fonte: http://www.kartell.com/it/sedie_cod20000111bv.html

giovedì 22 dicembre 2016

step 23 - un colore "selvaggio"

ULWALUKO

Il bianco, fatta eccezione per alcune culture orientali, è indissolubilmente legato a concetti quali luce, purezza e divinità, in ogni cultura e tradizione presente e passata. Nello step 4 si è già diffusamente parlato di come il bianco permei la mitologia e le storie di tutto il mondo, e suddetti racconti sono certamente il frutto di un'attribuzione simbolica del colore in questione ad aspetti radicati e profondi della società umana intesa nella sua totalità. 
Evitando di trattare comuni legami tra il bianco e, ad esempio, il matrimonio nella cultura cristiana, indagherò l'Ulwaluko, la cerimonia di passaggio all'età adulta praticata presso gli Xhosa, in Sudafrica.
Durante questo rituale i giovani vengono circoncisi, a conclusione di un ciclo di riti che segnano il passaggio dall'adolescenza all'età adulta. Dopo la circoncisione gli Abakwetha, gli inziati, vivono in isolamento circa un mese, totalmente ricoperti di argilla bianca. In questo caso l'argilla rappresenta il collegamento tra il mondo terreno e quello divino, riprendendo i concetti di cui sopra. Al termine dell'isolamento gli Abakwetha lavano la creta dal loro corpo, simboleggiando l'inizio di una nuova vita.


giovani Xhosa iniziati al rito di passaggio all'età adulta detto Ulwaluko, in Sudafrica. Fonte: http://www.derivativesinvesting.net/article/816388588/xhosa-people-south-africa-s-ancient-people-with-unique-traditional-and-cultural-heritage/

giovedì 15 dicembre 2016

World Day of Remembrance

sagoma bianca utilizzata a Seattle per il World Day of Remembrance, a ricordo delle vittime della strada. Fonte: http://westseattleblog.com/category/safety/
Quest'anno, a Seattle, a partire dal 20 novembre, nell'ambito del World Day of Remembrance (la giornata mondiale del ricordo delle vittime della strada) sono comparse per le strade delle silhouette bianche raffiguranti figure umane. Questi veri e propri fantasmi, privi di qualsiasi connotazione, sono stati posizionati lungo le strade di Seattle da alcuni volontari del World Day of Remembrance con l'intento di sensibilizzare la popolazione riguardo all'enorme numero di vittime della strada che di anno in anno aumentano.
La città di Seattle sta portando avanti un progetto, Vision Zero, per ridurre a zero le morti e gli incidenti gravi sulle strade della città entro il 2030.

martedì 13 dicembre 2016

step 22 - il colore in architettura




















CASA FARNSWORTH

Ludwig Mies Van Der Rohe
1945 - 1951
Plano (IL), USA

Casa Farnsworth, uno dei simboli dell'International Style e sicuramente uno dei capolavori dell'architetto tedesco, è quanto più si avvicina ad un'architettura fantasma, leggera ed eterea.
Attualmente proprietà del National Trust for Historic Preservation, si trova a Plano, a ovest di Chicago, quasi sulle rive del fiume Fox.
Quasi totalmente trasparente e sorretta da otto esili pilastri ad H, è come se fluttuasse sospesa sopra il terreno. I componenti strutturali sono totalmente bianchi, dando così ancora più forza al concetto di leggerezza che già esprime. La vicinanza al fiume ha causato, e causa tutt'ora, periodici allagamenti della zona circostante alla casa, che pur rimanendo sollevata da terra risente degli effetti di questo fenomeno. Attualmente si sta cercando una soluzione definitiva a questo problema. 
Il bianco fantasma viene qui accostato all'architettura non solo in senso puramente cromatico, ma creando metaforicamente un legame tra le caratteristiche intrinseche del colore e dell'abitazione.

Per ciò che riguarda i trattati di architettura, ne I Quattro Libri dell'Architettura Andrea Palladio tratta il bianco sia nei capitoli riguardanti i materiali, classificando i vari tipi di piombo e di arenaria nel nostro caso, sia nel capitolo riguardante i templi. Qui il Palladio afferma che "Tra tutti i colori niuno è, che si convenga più à i Tempij, della bianchezza: conciosiache la purità del colore, e della vita sia sommamente grata à DIO."
Ritorna così ancora una volta lo stretto legame tra il bianco ed il mondo del divino.

step 21 - i protagonisti

Considerata la breve storia del bianco fantasma, come non prendere in esame il vero e proprio padre di questo colore: Jim Gettys.
Gettys può essere considerato un personaggio chiave per lo sviluppo di determinati aspetti delle interfacce utente che tutt'ora utilizziamo sui nostri computer (X Window System).
Proprio lavorando allo sviluppo di X Window System al MIT di Cambridge, venne definita una nuova codifica dei colori, chiamata X11, (approfondimento qui) da cui nacque il bianco fantasma. Effettivamente, se la data ufficiale della codifica dei colori X11 risale al 1987, già nel 1985 Gettys aveva elencato le tinte in questione, pubblicandole con la codifica X10R3 nel 1986.
In questo senso Gettys è a tutti gli effetti il padre, il creatore del nostro colore (e di molti altri) e nessuno, al momento, è legato quanto lui al bianco fantasma.

venerdì 2 dicembre 2016

scultura

White Ghost
Nara Yoshitomo

Acciaio e fibra di vetro smaltata
Pappajohn Sculpture Park, Des Moines, USA
2010







La scultura in questione, creata dall'artista giapponese Nara Yoshitomo, riflette (oltre al titolo) la doppia anima del bianco fantasma: come gran parte delle sue creazioni, quest'opera si mantiene in equilibrio tra l'innocenza del bambino-cane e uno sguardo bieco e inquietante; allo stesso modo il nostro colore candido come il bianco puro, nasconde un velo scuro, una sottile gradazione visibile solo ad un secondo sguardo che contamina il candore originale del bianco ottico.

giovedì 1 dicembre 2016

step 20 - i colori nella moda

FILLING PIECES - LOW TOP GHOST WHITE



Sneakers monocrome in pelle italiana conciata su suola in gomma vulcanizzata Ghost, caratteristica peculiare del brand Filling Pieces. Lacci in cotone cerato.

Filling Pieces nasce ad Amsterdam nel 2009 dalla mente del designer Guillaume Philibert, con l'intento di colmare il gap tra calzature haute couture e street mantenendo prezzi relativamente bassi (pur non essendo economici in valore assoluto - le sneakers in questione sono vendute a 210€).

La totale monocromaticità e la semplicità formale, oltre - ovviamente - al nome, avvicinano queste scarpe allo spirito del bianco fantasma che abbiamo già apprezzato più volte in questo blog.

Notare come il colore bianco fantasma venga utilizzato in svariate occasioni anche da altri celebri marchi d calzature sportive tra cui Adidas e Greats.

step 19 - anatomia di un colore

STORIA, NON STORIA, FORTUNE E SFORTUNE


Bianco fantasma: un colore giovane, ben definito ma proprio per questo poco celebrato.

Prima del 1987, anno della codifica X11 da parte del MIT di Cambridge, nessuno aveva mai pronunciato le parole bianco fantasma in riferimento ad un colore preciso. Nelle migliori ipotesi il bianco fantasma era un ingrediente, uno spirito tormentato, a tutti gli effetti una metafora dello spettro che il nostro colore si porta con sé, come una sorta di influenza negativa. Prima della sua nascita ufficiale, il bianco fantasma era uguale al bianco antico, al bianco fumo, al bianco di zinco e di titanio o al bianco floreale: ogni sfumatura del bianco puro risultava la medesima. Certo, magari il colore in analisi tendeva più al blu piuttosto che al giallo, ma risultavano differenze talmente infinitesime da poter essere confuse con una semplice variazione di luce.
La storia non diventa più rosea dopo la famigerata codifica X11: il battesimo del bianco fantasma non aumenta la sua fortuna od il suo uso, al massimo permette di identificare esattamente una sua applicazione accidentale. Effettivamente, come analizzato nel primo step, il nostro colore si vede e non si vede, esiste puramente in relazione ad altre tinte, evanescente come il fantasma di cui porta il nome. Magari può influenzare l'umore e la percezione di un altro colore, ma raramente l'occhio si soffermerà tanto a lungo da apprezzarne le qualità (ammesso che si riescano ad identificare delle qualità...).
Si spera che in vecchiaia il nostro colore trovi più fortuna di quanta ne abbia avuta finora, nella sua breve e triste storia.

giovedì 17 novembre 2016

step 18 - le arti pittoriche

Kazimir Severinovic Malevic

Quadrato bianco su fondo bianco

1918
Olio su tela
MOMA, New York

Il limite estremo della sintesi: forme, colori, struttura e spazio si annullano in questo dipinto - forse il più celebre - dell'artista russo.
A quasi cent'anni dalla sua creazione, quest'opera rimane ancora insuperata per quanto concerne l'essenzialità e la negazione della materia contingente, nonostante questo concetto e queste forme siano state riprese numerose volte negli anni successivi.
Ed è proprio il risvolto concettuale (oltre a quello avanguardistico) l'elemento maggiormente caratterizzante per la nostra ricerca: al di là dell'aspetto formale, in cui le lievi variazioni di tonalità del bianco rimandano ai contrasti impercettibili tra il bianco puro ed il bianco fantasma, i concetti espressi - prima dall'autore e poi dalla critica - portano in buona parte alla descrizione del nostro colore affrontata nello step 1, in particolare per quanto riguarda la percezione della tinta e la sua esistenza in rapporto agli altri colori.

martedì 15 novembre 2016

Rolls Royce Ghost
























La Rolls Royce Ghost, qui sopra in livrea bianca/argento, è la "piccola" berlina di lusso della casa inglese: nata come alternativa alla ben più grande Phantom, con i suoi 5.40 metri di lunghezza non può certo essere considerata piccola. Sebbene di ectoplasmatico abbia ben poco, il suo nome lo deve alla Silver Ghost, storica vettura prodotta dalla Rolls Royce a partire dal 1907.
A discapito della sua imponenza, bisogna ammettere che le linee della carrozzeria mascherano molto bene le dimensioni effettive, conferendole un aspetto sfuggente e misterioso che è stato ripreso per i modelli successivi della casa di Goodwood.

lunedì 14 novembre 2016

step 17 - brevetti

Brevetto CN104666686 A

MEDICINA TRADIZIONALE CINESE PER IL TRATTAMENTO DELLE EPIDEMIE DI MENINGITE CEREBROSPINALE


Nonostante la sua catalogazione come medicina alternativa non convenzionale ed i toni quasi alchemici utilizzati nella formulazione delle caratteristiche del brevetto, nel 2005 un possibile rimedio per la meningite è stato brevettato. Sicuramente le origini di questa ricetta sono ben più antiche, ed il bianco fantasma in questo caso figura tra gli ingredienti delle preparazioni elencate. Non è però affatto spiegato in cosa consista effettivamente il bianco fantasma, così come accade per tutti gli altri componenti.

step 16 - nel design


LAMPADA VISCONTEA (O COCOON)


Achille e Pier Giacomo Castiglioni per Flos
1960-1962

Lampada a sospensione nata nel boom dei materiali polimerici: è il "cocoon", un brevetto per una fibra plastica della Heisenkeil utilizzato sui mezzi militari americani e successivamente acquisito da Flos, che venendo spruzzato su un telaio metallico (poi declinato in altre forme) permette una superficie tesa e morbida.
Al pari di un fantasma, la lampada Viscontea risulta eterea, leggera, sicuramente luminosa ma al contempo inquietante e spettrale, come il nido di un ragno.

step 15 - pubblicità

Questo manifesto, parte di una campagna multisoggetto realizzata da Mini nel 2009 in occasione di halloween, focalizza l'attenzione nel centro dell'immagine: l'inconfondibile forma della Mini Cooper rimane riconoscibile anche sotto il travestimento da fantasma.
In particolare il fatto di lasciar scoperti fari e griglia anteriore fanno sì che l'osservatore, per semplice antropomorfismo, associ l'auto al viso umano.
Inoltre il contrasto forte con il nero puro di sfondo mette in risalto il colore bianco, in questo caso legato in maniera figurata al nostro bianco fantasma.

martedì 8 novembre 2016

step 14 - chimica

CARBONATO DI PIOMBO


Essendo il bianco fantasma un colore nato esclusivamente per un uso informatico e in quanto colore-luce (sintesi additiva), non presenta una propria identità chimica legata al colore-pigmento (sintesi sottrattiva).
Analizzerò dunque uno dei pigmenti bianchi più neutri e di uso più antico: il carbonato di piombo, conosciuto come biacca.



Il carbon
ato di piombo (PbCO3) è il sale di piombo dell'acido carbonico (H2CO3).
A temperatura ambiente si presenta come un solido bianco inodore, solitamente polverizzato o in cristalli. È un composto tossico per numerosissime specie viventi e particolarmente pericoloso per l'ambiente a causa della sua alta solubilità, ma ha trovato sin da tempi antichissimi ampio utilizzo nella pittura e nella decorazione grazie alla facilità di produzione.

step 13 - comics

WHITE BOY

Garrett Price
1 ottobre 1933

Striscia di esordio della serie White Boy, che conta 84 episodi pubblicati dal 1 ottobre del 1933 al 21 aprile 1935 con cadenza settimanale.

mercoledì 2 novembre 2016

Bicycle Ghost White






















Le Bicycle Ghost White sono carte da gioco telate la cui grafica riprende un immaginario antico e misterioso. Sia i dorsi che le facce presentano grafiche vintage ispirate all'epoca vittoriana, con un'aura quasi esoterica e occulta, a tratti vampiresca. L'atmosfera spettrale e di mistero viene ripresa anche nel nome, Ghost White. 
Nella serie Ghost esiste anche la versione Black, nella quale i colori vengono integralmente invertiti.

domenica 30 ottobre 2016

step 12 - in cucina

MERINGA


Ampliando la ricerca al colore bianco in generale, ma cercando di mantenere un contatto con il bianco fantasma, la meringa è forse la preparazione culinaria che più crea parallelismi con il nostro colore.
Innanzitutto presenta un colore bianco sporco, ma la caratteristica peculiare è la sua leggerezza, la sua inconsistenza: al pari di un fantasma bianco, la meringa occupa un determinato volume pur restando lieve ed eterea.

step 11 - un documento

L'ORIGINE DEL BIANCO FANTASMA


Un documento sicuramente attendibile e degno di questo nome è quello in cui, nel 1987, venne definito per la prima volta, insieme ad altri colori, il bianco fantasma.
Fu il MIT di Cambridge, in collaborazione con la Digital Equipment Corporation, a porre gli standard per una nuova catalogazione di determinati colori in ambito informatico, definita X11: questo elenco associava ai valori RGB di riferimento un nome, rendendo più agevole l'identificazione di una tinta.
Qui sotto il documento ufficiale, in formato .txt, della prima codifica X11:

Massachussetts Institute of Technology e Digital Equipment Corporation, X11 Protocol, Cambridge, MA, USA, 1987

https://cgit.freedesktop.org/xorg/xserver/tree/os/oscolor.c


sabato 29 ottobre 2016

fantasmi di fumo

box per sigaretta elettronica ProVari Radius
Ghost White. Fonte: http://www.provape.com
/provari-radius-s/100.htm#
L'oggetto in questione può non essere immediatamente riconoscibile da tutti: si tratta di una box per sigarette elettroniche. Box come questa integrano al loro interno una potente e capiente batteria ed un piccolo circuito che controlla l'erogazione della corrente elettrica.

In foto è mostrata la ProVari Radius Ghost White, che contiene al suo interno un microprocessore in grado, tra molte altre funzioni, di modificare a piacimento il wattaggio di output.
Battezzata Ghost White per il materiale polimerico traslucido con cui è realizzata, si presta anche a parallelismi con il denso fumo bianco che producono sigarette elettroniche di questo tipo (senza entrare nel campo del blog Bianco Fumo).

venerdì 28 ottobre 2016

step 10 - emblemi



SNAPCHAT:


il logo di questo celebre social media incarna perfettamente il bianco fantasma, sia in maniera letterale che metaforica: la figura stilizzata del fantasma è infatti bianca (#FFFFFF) e spesso viene utilizzato, nell'app stessa,  il contorno della suddetta immagine al fine di creare una "cornice" per una foto sottostante. Il bianco quindi, come già accennato nello step 01, funge sia da complemento al colore dominante (in questo caso il giallo) risultando appunto invisibile, che da finestra per un'immagine, scomparendo a tutti gli effetti.

step 09 - l'abbecedario

BIANCO FANTASMA:

A come ASFODELO
B come BIACCA
C come CAMBRIDGE
D come DAMA BIANCA
E come ETEREO
F come FLOS
G come GETTYS JIM
H come HEISENKEIL
I come INTO THE WILD
L come LUDWIG MIES VAN DER ROHE
M come MOBY DICK
N come NON-COLORE
O come OUTCAST
P come PROVARI
Q come QUADRATO
R come RUPESH CARTEL
S come SNAPCHAT
T come TORO
U come ULWALUKO
V come VISCONTEA
Z come ZBIGNIEW ZAMACHOWSKI (attore protagonista in Film Bianco

lunedì 24 ottobre 2016

Blanc Fantôme

Blanc Fantôme(bianco fantasma in francese) è il titolo della traduzione francese di White is for Magic, libro del 2004 scritto dalla scrittrice americana Laurie Faria Stolarz.
Blanc Fantôme è il secondo libro di una serie di volumi, iniziata con Blue is for Nightmares: il filo conduttore è la costante presenza del paranormale e dell'occulto, trattati in veste romantica e romanzesca.
In Blanc Fantôme vi è appunto la presenza di un fantasma, di uno spirito che cerca di manifestarsi alla protagonista, Lucy.

sabato 22 ottobre 2016

step 08 - la saggezza popolare


PROVERBI


  • Rosso di sera, bel tempo si spera; bianco di mattina, bel tempo si avvicina
  • Esser figlio della gallina bianca
  • Panza china canta e no cammisa ianca (Calabria)
  • San Geminiano dalla barba bianca, la neve non manca (Emilia Romagna)
  • Frate dalla barba bianca novità galanta; frate dalla barba scura novità sicura (Emilia Romagna)
  • Prete che lavora e avvocato franco, sono due cose da segnare col carbone bianco (Emilia Romagna)
  • Uovo bianco, pulcino nero (Emilia Romagna, Veneto)
  • Se piove per San Barnabà l'uva bianca se ne va
  • Anche le mucche nere danno il latte bianco (Toscana)
  • Mano bianca è assai lavata (Toscana)
  • Sotto la bianca cenere, sta la brace ardente (Toscana)
  • Terra bianca, tosto stanca (Toscana)
  • Raro, come un corvo bianco (Ungheria)
  • Il bianco e il rosso vanno e vengono ma il giallo si mantiene (Veneto)



SUPERSTIZIONE/SAGGEZZA POPOLARE


  • Nella cultura orientale, la maggior parte degli antichi maestri di arti marziali ha tratto spunto dal comportamento degli animali per fondare i loro stili: tra i tanti spicca il pugilato della gru bianca.
  • L’interpretazione dei sogni ci dice che sognare un cane bianco sia un ottimo auspicio.
  • I marinai ripetono le parole “coniglio bianco” tre volte, assicurandosi prosperità.
  • Nello Yorkshire, poiché le falene bianche sono considerate le anime dei morti, si crede che ucciderle porti sfortuna. Negli USA una farfalla dalle ali bianche che entra in casa è di ottimo auspicio in Louisiana e un terribile segno di morte in Maryland.
  • Anticamente sognare un pipistrello bianco significava morte di un familiare.
  • Per tradizione i confetti devono essere rigorosamente di colore bianco e sempre in numero dispari, di solito cinque, per rappresentare le qualità della vita che non devono mancare nella vita degli sposi: salute, fertilità, lunga vita, felicità, ricchezza.
  • Negli USA vedere un gatto bianco di notte porta sfortuna, mentre sognarlo è di buon auspicio.
  • Nel Lazio si usava far scegliere alle ragazze, senza guardare, fra tre aghi infilati con tre fili di diverso colore: bianco, nero e rosso. Il filo rosso corrispondeva al matrimonio, il nero alla vedovanza, e il bianco allo zitellaggio.
  • Se c’è un colore sfortunato per i cinesi quello è sicuramente il bianco. Il bianco è l’assenza di colore e quindi l’assenza di vita. In bianco sono infatti i riti funebri.
  • Un limone, un peperoncino e una chiave su uno sfondo bianco, secondo una superstizione indiana, scongiurano influenze maligne.
  • Credenza inglese: trovare un pelo bianco su un gatto nero porta fortuna.
  • Non lasciare una tovaglia bianca sulla tavola durante la notte altrimenti la famiglia avrà presto bisogno di un lenzuolo funebre.
  • È presagio di guai vedere la mattina di capodanno un cavallo bianco.
  • E' di cattivo auspicio sognare l'uva bianca, che è portatrice di lacrime.
  • In Friuli, bisogna bere vino bianco se si desidera un bimbo biondo, nero se lo si preferisce moro.

step 07 - i colori nel cinema

Direttamente dal cinema italiano:
Bianco Come il Nero
Rumore Bianco
L'Angelo Bianco
Bianco (ancora in produzione)
Bianco di Babbudoiu
Bianco, Rosso e Verdone

Dal panorama internazionale:
White Chicks
Harold and Kumar Go to White Castle
Tre Colori - Film Bianco
Biancaneve e il Cacciatore
Biancaneve e i Sette Nani
Single White Female
Dear White People
White Rabbit
White Man's Burden
White Oleander
Lady in White

È Nicholas Cage ad interpretare il Fantasma Bianco nella co-produzione cinese, canadese e francese Outcast.

Inoltre troviamo il bianco anche nelle palettes cromatiche di svariate pellicole tra cui Orgoglio e Pregiudizio, (500) Days of Summer, Into the Wild, The Revenant (questi ultimi entrambi legati alla sopravvivenza nella natura selvaggia). Per quanto riguarda i film di animazione troviamo un bianco sporco, del tutto simile al bianco fantasma, nelle opere dello Studio Ghibli (Principessa Mononoke, Nausicaa e La Città Incantata) e in Pocahontas della Disney.

mercoledì 19 ottobre 2016

step 06 - i colori nella scienza

Premessa: il bianco fantasma, venendo ufficialmente riconosciuto e catalogato solo nel 1987 con la codifica X11 ed essendo una sfumatura davvero lievissima del bianco puro, evidentemente non compare in alcun testo scientifico. L'indagine quindi verterà sul ruolo del bianco nella scienza inteso in senso più ampio.
Al fine di non aprire parentesi che rischiano derive per nulla attinenti all'argomento trattato, eviterò di indagare scienze quali la medicina, la chimica o la biologia, o più in generale discipline che presentano punti di contatto puramente accidentali con il colore.

prisma in materiale polimerico che mostra la rifrazione dello spettro luminoso. Fonte: http://obrazky.4ever.sk/tag/31343/lom-svetla























È invece l'ottica la disciplina scientifica che meglio si presta a questa ricerca: dalle sue radici filosofiche e metafisiche all'evoluzione scientifica, il bianco è sempre stato accomunato al concetto di luce. Come tutti i colori, anche il bianco viene percepito unicamente grazie alla riflessione e alla rifrazione della luce. In particolare Newton nel 1666 fu il primo a dimostrare che la luce bianca era il risultato della somma di tutte le onde (in frequenza) contenute nello spettro del visibile (quindi da tutti i colori) ed emanate con la stessa intensità. Il primo ad avere questa intuizione fu Leonardo da Vinci, pur non disponendo delle conoscenze e degli strumenti per dimostrarlo.
Successivamente, svariate teorie del colore presero forma con il passare dei secoli, e in ciascuna di queste il bianco fu sempre considerato come luce pura, come grado massimo di luminosità di ogni colore, come opposto del nero. Fu utilizzato come medium per sviluppar teorie riguardanti la complementarietà e la percezione dei colori, ma sempre figurando come mezzo e non come variabile.
Nonostante l'apparente abbandono dei colori in ambito filosofico Wittengenstein, intorno al 1950, precisò alcuni aspetti percettivi e psicologici del bianco, relativizzando il concetto di bianco "puro".
Appena qualche decina di anni prima, durane l'esperienza del Bauhaus, i docenti si erano riavvicinati ad un approccio primitivo, metafisico ma al contempo scientifico al colore, nel quale il bianco figurava come non-colore, essendo inoltre indissolubilmente legato alle tendenze del Movimento Moderno.
In ultimo, in campo sociologico e psicofisico, il bianco (ma anche il bianco fantasma in questo caso) fa capolino nella creazione di interfacce web, non come colore dominante ma come complementare: l'utilizzo di bianchi sporchi, come nel nostro caso, permette infatti di mantenere un aspetto neutro e pulito, senza affaticare l'occhio con un bianco #FFFFFF, troppo luminoso per gran parte delle applicazioni video e web.

lunedì 17 ottobre 2016

Moby Dick

"Ricordate l'albatro donde vengono quelle nubi di spirituale meraviglia e pallido terrore nelle quali quel bianco fantasma vola in tutte le immaginazioni?"

Herman Melville, Moby Dick


Cap. XLII - LA BIANCHEZZA DELLA BALENA: un intero capitolo è dedicato alla descrizione di ogni forma di bianco, dalla sua presenza nelle varie culture (qui approfondimento) ad una visione più evocativa, in un flusso continuo che unisce lucidità e fantasia.

step 05 - i colori nella musica

BIANCO FANTASMA

artisti:

White Ghost Shivers

album:

Rupesh Cartel - Ghost White (EP)


BIANCO

artisti:

Barry White
White Lies
The White Stripes
Jack White

album:

XTC - White Music
Sunn O))) - White 1
Sunn O))) - White 2
The Beatles - Self Titled (White Album)

brani:

Dido - White Flag (lyrics)
Michael Jackson - Black or White (lyrics)
Taylor Swift - White Horse (lyrics)
Disclosure - White Noise (lyrics)
Wolfmother - White Feather (lyrics)
Cat Stevens - Lilywhite (about)
Ted Nugent - Great White Buffalo (about)
Foreigner - Dirty White Boy (about)
Adam and the Ants - Dirk Wears White Sox (about)
Toby Keith - Courtesy of the Red, White and Blue (about)
Mat Kearney - City of Black and White (about)
Pérez Prado - Cherry Pink and Apple Blossom White (about)
Big Bill Broonzy - Black, Brown and White (about)
Ladyhawke - Black, White and Blue (about)
David Bowie - Black Tie White Noises (about)
Kid Rock - Black Chick, White Guy (about)
Doves - Black and White Town (about)
Lenny Kravitz - Black and White America (about)
Parquet Courts - Black and White (about)
Jessie J - Big White Room (about)
Procol Harum - A Whiter Shade of Pale (about)
The Killers - A White Demon Love Song (about)
The Clash - (White Man) In Hammersmith Palais (about)
Frank Ocean - Pink+White (about)
The Moody Blues - Nights in White Satin (about)
Nazareth - My White Bicycle (about)
Ray Lamontagne - Meg White (about)
Little Big Town - Little white Church (about)
The Clash - White Riot (about)
Jefferson Airplane - White Rabbit (about)
Queen - White Queen (about)
Queen - White Man (about)
Grandmaster Flash - White Lines (about)
Foo Fighters - White Limo (about)
George Jones - White Lightning (about)
Goerge Michael - White Light (about)
Mr. Hudson - White Lies (about)
Miranda Lambert - White Liar (about)
OK GO - White Knuckles (about)
Jamiroquai - White Knuckles Ride (about)
DFA 1979 - White is Red (about)
Enya - White is in the Winter Night (about)
Vanessa Carlton - White House (about)
Gorillaz - White Flag (about)
Angel Olsen - White Fire (about)
Frank Ocean - White Ferrari (about)
Kanye West - White Dress (about)
Foxes - White Coats (about)
Bing Crosby - White Christmas (about)
Mumford and Sons - White Blank Page (about)
KT Tunstall - White Bird (about)
U2 - White as Snow (about)
Weird Al Yankovic - White and Nerdy (about)
Frank Ocean - White (about)
The Boo Radleys - The White Noise Revisited (about)
Vera Lynn - The White Cliffs of Dover (about)
Fleet Foxes - White Winter Hymnal (about)
Loudon Wainwright III - White Winos (about)
Billy Idol - White Wedding (about)
Macklemore and Ryan Lewis - White Walls (about)
Black Stone Cherry - White Trash Millionaire (about)
Izzy Bizu - White Tiger (about)
Billy Talent - White Sparrows (about)
Conor Oberst - White Shoes (about)
Coldplay - White Shadows (about)
Cream - White Room (about)

venerdì 14 ottobre 2016

l'asfodelo

"(...) quale veste indossa dunque l'Asfodelo se non quella del sudario di un bianco fantasma? (...) è estasiante il fatto di vederlo crescere a pochi passi dalle antiche sepolture: nel pieno sbocciare della primavera fa capolino questo splendido spettro, distillato della morte vivente, bianco scettro dell'ingresso ai Regni dell'oltretomba."

giovedì 13 ottobre 2016

step 04 - mitologia

MITI DEI POPOLI ANTICHI


raro esemplare di cervo albino, da
sempre presente nei miti di tutto il
mondo. Fonte: http://weheartit.com/
entry/34011363
Il bianco è presente in miti, leggende e saghe provenienti da ogni parte del globo sin da tempi antichissimi.
Per la stragrande maggioranza dei casi il bianco è indissolubilmente legato a concetti quali la luce, le forze naturali, la vita e la nascita, la positività, la sacralità, il divino e la purezza, ma anche la femminilità, la conoscenza e, nel caso dei popoli dell'estremo Oriente, anche al rispetto nella morte e nel lutto.
La prima apparizione del bianco nella cultura popolare avviene nel Paleolitico con il culto della Scrofa Bianca, legata alla venerazione della Dea Madre e della figura femminile.
Successivamente, in maniera trasversale in tutte le culture eurasiatiche, si tratta la figura del cervo bianco: profetico messaggero delle divinità (sia pagane che cristiane), animale guida per eccellenza, conduce al divino, alla luce e apre candide processioni, e guida gli eroi durante viaggi difficoltosi. Nei cicli germanici, bretoni e carolingi il cervo bianco si presenta come prova agli eroi, ed è cacciato per ottenere ricompense; inoltre simboleggia Dio e si presenta come portatore della Croce in ambito cristiano.
Il cervo bianco appare anche nei miti degli indiani d'America: la sua pelle viene utilizzata dagli uomini per creare il sole.
Il colore bianco si manifesta solitamente associato al manto di determinate creature: i potenti draghi bianchi cinesi, il candido lupo Fenrir delle saghe nordiche, i numerosi cavalli bianchi che costellano i racconti di ogni cultura eurasiatica, ma anche cigni, cani bianchi, tigri, tori, cinghiali e uccelli.
In un unico caso il bianco è riferito ad un oggetto: si tratta del colore delle frecce usate dall'arciere Yi per abbattere nove soli in un mito cinese.

Ricordiamo inoltre un'accezione negativa del bianco: come esposto nello step precedente, la Dama Bianca delle leggende germaniche è portatrice di sventura e di morte, in particolare legata alle donne nobili.

martedì 11 ottobre 2016

la dama bianca

Spirito legato al folklore germanico e centroeuropeo, la dama bianca fluttua "avvolta da una pallida luminosità che lascia tracce scure al passaggio" (Filippo Di Leo, Enciclopedia dei fantasmi e degli spiriti, La Spezia, Libritalia, 2002). 
Al pari della Banshee anglosassone, è portatrice di sventura e di morte, essendo essa stessa lo spirito di una donna colpita da una morte tragica.